Verso le elezioni politiche e le elezioni amministrative regionali
Il 4 marzo 2018 saremo chiamati al voto per il rinnovo del Parlamento nazionale e del Consiglio Regionale della Lombardia. Noi cittadini, che crediamo profondamente nei valori civici, avvertiamo l’importanza indiscussa dell’evento. In questa fase, più che mai,si percepisce una forte incertezza. Noi tralasciamo esternazioni e polemiche, crediamo nel confronto e nella sana capacità di puntare a scelte realistiche per risolvere i problemi della nostra società.
La prima indicazione che abbiamo il coraggio di rivolgere a noi stessi e a chi intendiamo avvicinare è quella di non demordere, di non cedere al sentimento diffuso di negatività e andare a votare. Non è un appello moralistico, ma è ricordare che con il voto esprimiamo la nostra sovranità popolare, esercitando la quale si fa la differenza, perché chi è votato, decide per tutti.
Ascoltiamo con attenzione ciò che viene proposto; leggiamo e informiamoci su candidati e linee di programma;attiviamo confronti, anche informali, con chi conosce meglio le dinamiche politiche regionali e nazionali, anche avvalendoci della rete associativa così ricca di competenze. Rimandiamo al sito nazionale che dedica alle elezioni pagine specifiche (www.azionecattolica.it). Identifichiamo – perché ci sono – idee e persone valide sui nostri territori che si stanno mettendo in gioco avvalendoci anche delle pagine del Ministero degli interni(www.interno.gov.it). Facciamo sentire loro che la parte buona della comunità civile è numerosa, non distratta, carica di valori e non incline ad un linguaggio violento e svalutante.
Per vivere con determinazione e speranza questo momento storico ci è chiesta una duplice fiducia:
- nella politica che è un fatto serio, da non banalizzare, nella quale sono impegnate seriamente molte più persone di quante ci sia dato di conoscere dai mezzi di informazione;
- nella comunità che sa valutare ciò che produce benessere e comprendere la fatica di chi opera per il bene comune nonostante l’informazione spesso non veritiera, incompleta o di parte.
Ci è chiesta anche un realistica consapevolezza: contro chi pensa che tanto non serve a nulla la politica e nulla cambia, ribadiamo il convincimento che l’azione politicaesercitata da chi opera con dedizione e competenza anche nella sua parzialità, a volte faziosità e incompletezza, lascia sempre il segno. L’azione del nostro organo legislativo conta, modifica la realtà e giustamente ogni cinque anni si riconsegna al vaglio critico dei cittadini che, con il voto, decidono con chi e verso dove indirizzare il futuro.
Provando a focalizzare criteri più determinanti di altri nella scelta degli schieramenti e dei candidati, anche raccogliendo l’invito dei Vescovi Lombardi e della CEI a«Ricostruire la speranza, ricucire il Paese, pacificare la società»indirizziamoci su chi:
- riteniamo in grado di dialogare con le altre parti, di tenere conto delle necessità di tutti i cittadini, di coinvolgere la comunità nella costruzione delle politiche educative, sociali e sanitarie. Oggi è urgente favorire il dialogo ecostruire alleanze perrealizzare obiettivi comuni al fine di uscire dalla palude dei particolarismi a tutti i livelli;
- riflettendo sulle cause e sulla condizione reale delle povertà,è in grado di proporre soluzioni concrete e raggiungibili per la riduzione delle disequità sociali a tutti i livelli. Dati inequivocabili su scala mondiale ci confermano chepiù è ampia la forbice tra ricchi e poveri, tanto più stanno male anche i benestanti. La Lombardia, regione tra le più ricche d’Italia, non può che interrogarsi seriamente su come contribuire a ridurre il contrasto ricchi/poveri al suo interno e con il resto dell’Italia più che preoccuparsi di trattenere risorse;
- intende lavorare secondo un’ottica di sistema capace di intrecciare più dimensioni tra loro piuttosto che separarle: sociale e sanitario, formazione e lavoro, cura e sicurezza, tradizione e innovazione, Italia e Europa,ecc.
- proponendo politiche per i giovani, intende coinvolgerli in un dialogo intergenerazionale al fine di dare corpo alla speranza di futuro.
Il nuovo sistema elettorale, con il quale voteremo per le politiche, permette di conoscere i candidati grazie ai collegi a “misura locale”, soprattutto per i deputati. Anche il voto regionale ci mette in gioco in quanto potremo scegliere un uomo e una donna della lista che voteremo. Queste possibilità permettono di conoscere i candidati, per le loro potenzialità e ahimè anche per i loro limiti.Ma questa è la partita da giocare e non tutto è già deciso o inutile.
L’AC nel suo complesso è da sempre attenta alla politica: la città dell’uomo e la cura di ogni persona e della sua dignità ci stanno a cuore prima, durante e dopo le elezioni.Ricordiamoallora alcune nostre scelte non sporadicheche più di tante parole esprimonole linee che desideriamo rilanciare anche ora:
- richiamare esplicitamente ad impegnarsi direttamente assumendo incarichi amministrativi e politici ead esprimere stima perchi fa questa scelta;
- porre attenzione alle parole. La parola è l’essenza stessa della democrazia come pubblico dibattito. Parole cariche di rancore e livore, capaci di trasformare la paura in odio e la diffidenza in esclusione, sono indice di una cultura violenta che non può convivere con la cultura democratica del dialogo. Attenzione alla parola significa anche cercare di distinguere tra chi è rispettoso della realtà echi la nega, tra chi si impegna in azioni praticabili e chi promette illusorie speranze.
- favorirel’incontro e il confronto tra politici e cittadini per crescere insieme nella cultura politicautilizzandoun linguaggio semplice, laico e convincente, per affrontare le questioni e per rinnovare in profondità le motivazioni,anche spirituali, all’impegno, qualunque sia lo schieramento di militanza. Per questo l’AC regionale, e quelle diocesane, si stanno attivando per accompagnare chi si impegna per il bene comune in vario modo;
- promuovere approfondimenti sulle questioni sociali e politiche più significative in modo da offrire, attraverso cammini formativi accessibili,gli elementi necessari per la formazione di un giudizio consapevole e competente;
- partecipare a campagne su temi cruciali tessendo alleanze come quelle già sottoscritte in questi anni: lotta contro le mafie, liberazione delle vittime di tratta e sfruttamento, riconoscimento dello ius soli, assunzione degli obiettivi fissati entro il 2030 per lo sviluppo sostenibile, azioni politiche per affrontare il fenomeno migratorio e infine politiche per il superamento della povertà assoluta, detta anche “alleanza contro la povertà”, che proprio in questi giorni grazie anche all’ACe a tante altre associazioni prende avvio a livello regionale per interloquire più efficacemente con i livelli di governo della Regione.
Delegata regionale-Valentina Soncini
Presidente AC Bergamo – Paola Massi
Presidente AC Brescia –Giuliana Sberna
Presidente AC Como – Paolo Bustaffa
Presidente AC Crema –Antonio Crotti
Presidente AC Cremona –Silvia Corbari
Presidente AC Lodi – Raffaella Rozzi
Presidente AC Mantova –Roberto Mantovani
Presidente AC Milano –Silvia Landra
Presidente AC Pavia –Carla Conti