“Il tempo che oggi stiamo vivendo non ha bisogno di giovani-divano ma di giovani con le scarpe, meglio ancora, con gli scarponcini calzati.” (Papa Francesco – Cracovia 2016)
ON THE ROAD – SOLO PER OGGI:
I GIOVANI DELL’AC IN CAMMINO VERSO IL SINODO
Che cosa significa alzarsi dal divano per un giovane seguendo l’invito di Papa Francesco? E che cosa significa farlo proprio in questi mesi di fervente attesa di un sinodo che interrogherà tutta la Chiesa? Noi giovani dell’Azione Cattolica provenienti da tutte le diocesi della Lombardia abbiamo preso in parola l’invito e, zaino in spalla, ci siamo messi in cammino lungo le vie della Diocesi di Bergamo alla scoperta di luoghi, volti e testimoni credibili.
È nelle vallate che si incontrano le persone semplici, desiderose di accogliere chi per un giorno porta nel paese giovinezza, allegria e colore. Ed è a Premolo, in Val Seriana, che abbiamo incontrato la figura di Don Antonio Seghezzi, morto a Dachau al termine della seconda guerra mondiale, per il quale è in corso il processo di beatificazione. Dopo un’esperienza in Africa, viene nominato assistente della Gioventù maschile dell’Azione Cattolica di Bergamo. In questa esperienza intuisce l’importanza di seguire i giovani non tanto nelle loro attività, ma nella loro vita di fede. Il suo impegno di padre spirituale lo porterà a seguire tantissimi giovani, arrivando a scrivere fino a 100 lettere al giorno per stare al loro fianco.
Durante il cammino si ha la possibilità di incrociare le proprie vite, di donare qualche cosa di sé e di accogliere qualcosa dell’altro, mettendo in circolazione idee e domande. Come la Chiesa oggi riesce a prendersi cura della nostra crescita nella fede?
Scendendo lungo la valle ed arrivando ad Fiobbio incontriamo la figura di una giovane donna divenuta beata. Di Pierina Morosini ci colpisce la semplicità nel vivere la propria vita, fatta di lavoro, sacrifici per la famiglia e preghiera. La sua è una santità “della porta accanto”, come ci ricorda papa Francesco (Gaudete et exsultate, n.7), delle persone che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio. È nel rapporto stretto con il padre che trova la forza per vivere in pienezza la propria vita ed è l’amore per Gesù che le costò la vita, quando nel 1957, aggredita da un giovane, lottò per evitare lo stupro. Questa giovane di Azione Cattolica insegna che una fede vissuta in pienezza deve essere scandita da regole, proprio come un fiume che, per arrivare a destinazione, deve stare negli argini.
Il traguardo di questo pellegrinaggio ci ha condotto a Sotto il Monte, luogo natale di Papa Giovanni XXIII, da tutti ricordato come il “il Papa buono”. Questo appellativo farebbe oggi pensare ad una persona semplice e mite, e questo era anche quello che pensavano i cardinali che lo hanno eletto sul trono pontificio. Al contrario nei suoi soli 5 anni di pontificato, ha saputo gestire crisi internazionali e portare la Chiesa a quel cambiamento che il Concilio Vaticano II ha saputo donare.
Mettersi in cammino per noi giovani significa uscire, andando oltre le paure che ci chiudono nelle nostre piccole certezze. E mettendo insieme le forze come associazioni diocesane si riescono a mettere in campo progetti nuovi che sanno guardare al di là delle difficoltà locali e trovare un respiro più ampio. Il cammino non si ferma qui ma proseguirà il prossimo anno sulle orme di altre figure che hanno saputo cambiare il volto della nostra associazione e della nostra Chiesa (25-27 Aprile 2019).
Michele Spandrio – Incaricato giovani AC Lombardia